I contatori di luce e gas diventano sofisticati strumenti di consapevolezza che promettono controllo, risparmio e massima comodità. Cosa aspettarci.
Fino a pochi anni fa i contatori erano meri misuratori. Nascosti in casa, c’erano questi strani dispositivi meccanici, spesso con le rotelle, che registravano passivamente i consumi in attesa che un tecnico venisse a leggerli. Successivamente, grazie all’avvento della tecnologia digitale, il vecchio contatore ha imparato a rilevare i consumi di luce e gas con più precisione e anche a trasmetterli quasi in tempo reale ai fornitori di energia.

E più andiamo avanti e più i contatori diventeranno intelligenti. Sfruttando una trasmissione via onde radio o via linee elettriche, cioè una tecnologia PLC, gli utenti potranno fidarsi sempre di più del contatore, che oggi viene chiamato open meter, e adoperarlo attivamente per risparmiare. L’apparecchio, nella sua ultima evoluzione, consente infatti una lettura più frequente e più precisa, con cadenza pure di quindici minuti, per capire quando e come si sta consumando gas e corrente. In tal senso, grazie a questi contatori smart di seconda generazione diventa semplicissimo monitorare i consumi, individuare gli sprechi e, di conseguenza, scegliere quando usare gli elettrodomestici.
E non è tutto. In base all’analisi delle misurazioni, l’utente potrà anche ricevere offerte personalizzate in base alle sue abitudini. E almeno stavolta il nostro Paese si segnala all’avanguardia. L’Italia è stata fra i pionieri nell’adozione dei contatori elettronici e ora punta alla sostituzione con i modelli di seconda generazione. Modelli che offrono appunto letture quasi in tempo reale e funzioni sempre più avanzate anche per il gas.
Contatori digitali 2G, tutti i vantaggi concreti
Nelle zone rurali e nella provincia più estrema, l’operazione è più lenta, ma la direzione è chiara. In tutte le case il contatore sarà in grado di gestire più dati, offrire maggiore controllo e più efficienza. Nel concreto, grazie al nuovo contatore digitale di seconda generazione, in bolletta non ci sarà più spazio per confuse stime: l’utente pagherà per i consumi reali e potrà gestire più semplicemente l’autolettura (o evitarla del tutto).

In ogni casa si potrà avere un controllo in tempo reale tramite display o app sul consumo istantaneo. Migliora anche la sicurezza. Perdite o anomalie vengono infatti rilevate più facilmente. Bisogna però fare i conti con la spesa… l’installazione dei nuovi apparecchi può riflettersi in molti casi sull’aumento delle tariffe. E poi c’è un problema relativo alla cybersecurity. Essendo dispositivi connessi, anche i contatori vanno in qualche modo protetti da intrusioni.
Il contatore elettrico digitale 2G, cioè di seconda generazione, è già in molte case. La sostituzione è cominciata nel 2017 da parte di E-Distribuzione, del gruppo Enel. Secondo le ultime stime, dovrebbe concludersi entro la fine del 2025. Anche per il gas è in corso una transizione verso modelli digitali. Qui, però, tempistiche sono un pochino più dilatate. Il piano nazionale prevede il completamento entro il 2034.